Da sempre la donna è oggetto di contemplazione sopratutto per la sua bellezza estetica, caratteristica spesso sottolineata in molti trattati letterari e in celebri pitture e statue. L’arte, talvolta, è stata nei secoli utilizzata per incarnare perfettamente i tratti estetici femminili, sia da parte di uomini che di donne, le quali sono sempre state ben consapevoli di possedere una marcia in più rispetto al genere maschile sotto questo punto di vista. E’ enorme la quantità di leggende, di saghe, di canzoni e di ritratti inneggianti la donna, sopratutto se considerata oggettivamente bella, curata e profumata.
Gli uomini non si stancano mai di ammirare e di glorificare la bellezza femminile, nonostante rispetto al passato i canoni estetici siano quasi del tutto mutati. A confronto con i decenni precedenti al nostro, ogni donna adesso tende a curarsi sicuramente di più, cercando di creare un look particolare che la contraddistingua rispetto alle altre, che la faccia risultare unica. La cura per i propri capelli, ad esempio, è sempre stata molto importante per tutte le donne, che hanno nei secoli incanalato nella loro folta chioma ideali come la sensualità , la creatività , il fascino e lo stile.
A questo punto una domanda sorge spontanea: le donne di altri tempi come curavano i loro capelli? Che tipo di asciugacapelli utilizzavano, ad esempio, le donne degli anni ’30 e ’40? Sicuramente non possedevano tutti gli apparecchi avanzati per lo styling ,di cui possiamo usufruire al giorno d’oggi, ma ve ne erano, anche di strambi, pure allora.
Il debutto degli asciugacapelli
Avete mai provato a immaginare di trascorrere un’intera vita senza utilizzare l’asciugacapelli? Sareste obbligate ad attendere anche delle ore, sopratutto d’inverno, prima che i vostri capelli si asciughino; a parte il fastidio, però, bisogna tenere in considerazione anche la componente salute, visto che far assorbire alla propria testa e al proprio collo l’acqua del lavaggio è assolutamente dannoso e provoca cervicale, torcicollo, mal di testa e altri disturbi. Inoltre, per consentire ai vostri capelli di assumere una posa decente, dovreste andare a dormire con scomodi bigodini o, peggio ancora, accendere la piastra o l’arricciacapelli.
Fino alla fine del 19° secolo, le donne convivevano quotidianamente con la problematica dei capelli bagnati post -lavaggio e, per asciugarli, spesso si esponevano al vento esterno anche durante l’inverno oppure ponevano il capo vicino a un fuoco, patendo il calore anche per delle ore. Nonostante l’invenzione del primo phon sia collocabile nel 1920 e riconducibile a qualche genio, al quale venne l’idea di sfruttare un aspirapolvere come apparecchiatura per l’asciugatura dei capelli, la prima vera e propria evoluzione nel settore si ebbe con Alexandre-Ferdinand Godefroy. Lo stilista francese, infatti, da sempre interessato alle esigenze delle donne, nel 1890 decise di inventare un gadget con la capacità di asciugare i capelli; l’aggeggio originale consisteva in un sedile e in un cappuccio, che, collegati a una stufa a gas, ricevevano l’aria calda che successivamente asciugava completamente i capelli.
L’evoluzione degli asciugacapelli
Visto l’immenso l’entusiasmo suscitato nel mondo fashion dall’invenzione dell’asciugacapelli, in molti hanno pensato a una sua evoluzione sopratutto intorno agli anni ’30 e ’40 del 1900: diverse varianti di asciugacapelli, infatti, sono state rilasciate in tutto il mondo con l’obiettivo non solo di asciugare la folta chioma delle donne, ma anche di definirne lo styling, per ottenere un look più curato e ordinato. All’improvviso tutti i saloni per capelli del mondo si sono riempiti di asciugacapelli e di apparecchi per lo styling, definiti dalle clienti vere e proprie “manne dal cielo”. Con l’avvento degli asciugacapelli, inoltre, è iniziato anche il fenomeno dei defilè, organizzati dai parrucchieri, orgogliosi di far sfoggiare a modelle e a clienti le loro artistiche acconciature.
E’ doveroso, però, fare un passo indietro nel 1911, anno nel quale è stato brevettato il primo asciugacapelli portatile, inventato da l’armeno – americano Gabriel Kazanjian. L’idea in sé fu veramente fantastica e utile, tuttavia i risultati ottenuti sulle chiome non erano poi così entusiasmanti: questi apparecchi erano, infatti, troppo pesanti da sollevare ed eccessivamente difficili da utilizzare. Senza contare, poi, il livello altissimo di pericolosità di questi asciugacapelli, che, in caso di contatto con l’acqua, avrebbero potuto provocare un grave corto circuito, causando molti incidenti. Per questa ragione, questi asciugacapelli, dai quali hanno preso ispirazione quelli più moderni e sicuri, sono sopravvissuti soltanto fino al 1970.
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Articolo molto interessante: complimenti!
Grazie! 🙂
Davvero carino questo articolo, è interessante vedere quanto questo semplice oggetto sia cambiato nel corso degli anni
Chissà se migliorerà ancora in futuro 🙂
Povere donne, deve essere stata una tortura ogni volta che si asciugavano i capelli.Sono rimasta allucinata dell’asciugacapelli del 1928, troppo fuori!
Sembra uno strano elmo ahahah
come ci siamo evoluti, mamma mia 😀 ricordo mia nonna mi raccontava che ai suoi tempi aveva un parente parrucchiere e sperimentava qualsiasi aggeggio o altro su di lei xD per questo motivo adesso che era anziana li aveva rovinatissimi hahahah (va beh, magari non era per questo, però che dire… forse infondo infondo mia nonna non aveva così tanto torto)
Sicuramente gli apparecchi di allora non avevo protezioni, non emettevano ioni e magari erano realizzati con materiali che, trattenendo il calore, facevano raggiungere altissime temperature. Senza contare che l’effetto “aspirapolvere” avrà lasciato attorcigliare migliaia di capelli ahahah