Chi predilige prodotti naturali e privi di agenti chimici, spesso fatica nel trovare i perfetti alleati per la propria beauty routine. In particolar modo i capelli sono caratterizzati da peculiarità specifiche differenti per ogni individuo.
Come ripetuto più volte, lo shampoo chimico elimina gli oli naturali dei capelli che fungono da barriera protettiva. Ne consegue una maggiore produzione di sebo, proprio per compensare l’azione sgrassante dei prodotti utilizzati. In questo modo i capelli secchi subiscono forte stress; quelli grassi lo diventano ancora di più.
A volte il passaggio dallo shampoo tradizionale a quello bio risulta disastroso; la chioma appare spenta, secca, poco pulita e disidratata. Ciò potrebbe essere dovuto a svariati motivi; sicuramente scegliere il prodotto sbagliato per il nostro tipo di capello è in cima alla lista.
Uno dei metodi considerati tra i più naturali, consiste nel lavare i capelli con un semplice panetto di sapone solido. Per alcuni l’operazione si è rivelata un portento; per altri un disastro. Sicuramente il concetto di base potrebbe essere efficace, soprattutto con una ricetta rivisitata ed arricchita di sostanze idratanti e nutrienti per il cuoio capelluto.
I vantaggi di shampoo solido
Lo shampoo solido può funzionare molto bene se adattato alla propria tipologia di capelli; pulisce efficacemente donando una forte sensazione di freschezza. E’ pratico e veloce, facile da sciacquare; da utilizzare anche per un rapido lavaggio sotto la doccia. Anche il tempo di posa per il balsamo può essere minimizzato, utilizzando al suo posto aceto di mele per risciacquare (ad azione purificante e lucidante).
Infine, poiché lo shampoo solido è fondamentalmente una saponetta, può essere tranquillamente utilizzato su tutto il corpo. Un unico prodotto dalle molteplici funzioni, comodissimo da portare in viaggio guadagnando spazio in valigia!
Come fare lo shampoo solido?
Il sapone si ottiene combinando liscivia (Idrossido di Sodio) e miscela di acqua arricchita da vari oli. La reazione chimica che ne deriva porta alla saponificazione. Ogni olio richiede un diverso rapporto di liscivia e acqua, in funzione del suo valore di saponificazione.
Gli oli posseggono ovviamente benefici differenti. L’olio di cocco nel sapone, per esempio, apporta buone proprietà di pulizia; l’olio di oliva idratazione e nutrimento. Il trucco per la perfetta fabbricazione del sapone personale, sta nel trovare l’esatto equilibrio e la giusta combinazione di oli adatti alle vostre esigenze.
Le proprietà degli oli nello shampoo solido:
- Olio d’oliva
- Olio di cocco
- Olio di ricino
- Olio di palma
Olio di cocco: produce una barretta molto dura che pulisce ed insapona egregiamente. Per evitare la sua essiccazione si consiglia di non usarne più del 30%.
Olio d’oliva: la barra ottenuta sarà in questo caso più morbida, dalle meravigliose proprietà idratanti. Poco schiumoso, usare l’olio fino al 50%.
Olio di ricino: meglio non usarne più del 10% per evitare che appiccichi, aiuta a stabilizzare la schiuma creata dagli altri oli.
Olio di palma: ammorbidisce il panetto ottenuto donando grandi proprietà di pulizia.
Sarà inoltre possibile arricchire il proprio shampoo liquido con oli essenziali profumati e purificanti (come menta piperita, rosmarino, tea tree e arancio).
Occorrente per lo shampoo solido:
- Tazze e cucchiai da utilizzare esclusivamente per la lavorazione della liscivia (non per il cibo)
- Vetro o ciotola di ottima qualità di plastica per soda caustica e acqua d’impasto
- Crock Pot o pentola a cottura lenta per gli oli di riscaldamento
- Termometro
- Forma in silicone per il sapone (come quelle per il pane)
- Bilancia digitale
- Frullatore a frusta
- Cucchiaio di legno
- Guanti e occhiali protettivi
- Aceto bianco (per neutralizzare la liscivia in caso di riversamenti)
Ingredienti per lo shampoo solido:
- Olio di cocco 300 ml
- Olio di palma 300 ml
- Olio d’oliva 300 ml
- Olio di ricino 150 ml
- Liscivia 120 ml (acquistabile negli store come Natura sì o Sorgente Natura)
- Acqua distillata 15 ml
- Oli essenziali 50 ml totali
Come fare lo shampoo solido?
- Indossate l’attrezzatura protettiva e versate l’acqua distillata nella ciotola di vetro per la miscelazione. In una zona ben ventilata aggiungete lentamente la liscivia (rigorosamente in quest’ordine). La miscela si surriscalderà rapidamente. Mescolate bene e fate raffreddare. Utilizzate il termometro per visionare la temperatura.
- Miscelate tutti gli oli (tranne quelli essenziali) e combinateli nel crock pot. Cominciate a scaldare lentamente. Oli e miscela d’acqua dovrebbero raggiungere idealmente la stessa temperatura (circa 100 gradi).
- Mescolate lentamente oli ed acqua con liscivia una volta raggiunta la stessa temperatura; utilizzate un frullatore a frusta quando il composto è ancora fluido. Aggiungere infine gli oli essenziali preferiti.
- Versate ora il composto nello stampo, continuate ad indossare guanti ed occhiali (anche per lavare i materiali utilizzati). Coprite il tutto con un asciugamano e lasciate riposare per 24 ore (mentre il processo di saponificazione giungerà al termine). Trascorso il tempo di posa, rimuovete il sapone dallo stampo e tagliatelo a fette di circa 2 o 3 cm. Lasciate riposare in ambiente ventilato per circa 4 o 6 settimane.
Come si utilizzare questo shampoo fai da te?
Come una qualsiasi barretta di sapone! Strofinatelo sui capelli bagnati fino ad ottenere una morbida schiuma. Massaggiate come fosse uno shampoo tradizionale. Spesso per il risciacquo viene utilizzata una soluzione acida in grado di ristabilire il giusto PH, a base di aceto di mele o succo di limone. In alternativa risciacquate con semplice acqua.
Patrizia
Potrebbe interessarti anche:
- I 10 migliori shampoo alla cheratina per capelli da riparare
- Shampoo per capelli deboli Miglio plus Dr.Taffi
- Shampoo per capelli: recensioni e prodotti consigliati
Ti invitiamo a rimanere sempre aggiornata sulle ultime tendenze e novità nel mondo della bellezza! Segui la nostra pagina Facebook per scoprire i consigli su cosmetici, moda, unghie, capelli e molto altro. Resta connesso con la bellezza!
Autoproduco il sapone ormai da due anni (per me, familiari ed amici).
In questo tempo mi sono abbastanza sbizzarrita e lo utilizzo non solo per viso e corpo ma anche (con una stagionatura minore) per il bucato, per lavare il bagno (i sanitari vengono una meraviglia ma specialmente non soffro più di una fastidiosissima dermatite alle mani) e mio marito lo utilizza per radersi al posto della schiuma da barba (stop alle irritazioni e pelle liscia e idratata).
Ho provato ad acquistare lo shampoo solido e ne sono rimasta a dir poco entusiasta.
Alla luce del fatto che autoproduco il sapone da tempo volevo cimentarmi anche con lo shampoo.
Volevo chiedere se l’utilizzo della liscivia é tassativo (letti anche i commenti negativi sopra) oppure se si può sostituire con la soda caustica (ho visto anche un tutorial dove si utilizzava la soda caustica).
Un’altra cosa che mi lascia perplessa é il fatto che l’acqua e la lisciva vanno prima fatte reffreddare e poi portate alla temperatura di 100° (così pure gli olii).
E’ una caratteristica dell’utilizzo della liscivia dover riportare tutto ad una temperatura così elevata?
Per il sapone la temperatura per incominciare a frullaree ottenere il nastro é solamente di 45°.
Grazie sin d’ora per i chiarimenti.
Un saluto
Ciao,
Ho seguito la ricetta ma il sapone non ha solidificato, un disatro. Temo sia tutto da buttare.
Le altre volte al posto della lisciva avevo usato la soda caustica e non avevo avuto alcun problema, erano venuti perfettamente.
Con la lisciva invece restano separati gli olii e non solidificano.
Consigli su come rimediare?
Grazie
Potrei sostituite l’olio di palma con un altro olio? Grazie per la ricetta.
wow, sarebbe eccitantissimo essere in grado di comporlo!
Che bello *_* mi piacerebbe tantissimo provarci ma non penso di esserne capace.
Molto interessante!
Grazie :*
Articolo molto interessante grazie 😉
Grazie a Te 🙂
Per fortuna il mio passaggio agli shampoo bio non è stato così disastroso, anche perchè venivo da una situazione critica di per sè, per cui ho potuto pian piano apprezzare solo i miglioramenti…Oggi non potrei più tornare indietro, il passaggio sui capelli è stata una delle più grandi soddisfazioni e guardandoli oggi sono proprio rinati!:-) Lo shampoo solido non l’ho ancora provato, ma da tempo adocchio quello de La Saponaria e, grazie alla ricettina, potrei anche osare provando a riprodurlo Home made….Grazie dell’articolo!!:-))
Buon per te Sunrice! Io sono ancora a metà strada per quanto riguarda il passaggio al bio.. Vado a periodi, soprattutto per quanto riguarda i capelli! Se provi a fare lo shampoo facci sapere 😀
ne ho visti alcuni da Lush ma non ho mai provato nulla, anche leggendo il tuo articolo cmq la curiosità è aumentata… e anche parecchio!! ci penserò… 😀 chissà , magari mi trasformerò in un piccolo chimico e mi innamorerò di questa tipologia di prodotti
Eheh! E’ bello fare intrugli vari XD Quello di Lush l’ho provato! Al cocco se non sbaglio! Mi piaceva molto!!
Non sapevo esattamente come funzionasse lo shampoo solido.Grazie dell’informazione, non si finisce mai di imparare. Certo non mi metto a farlo, troppo complicato, ma se lo trovo in giro me lo prendo!
Grazie a te Ely!