Primer occhi, uno degli argomenti più discussi e gettonati del web: è un must-have? E’ bene averlo? Aiuta o meno? E se aiuta, quali sono i vantaggi?
Insomma, quando per prima mi sono avvicinata al mondo del primer (che no, non è assolutamente un must-have, sia chiaro) ho avuto tante di quelle domande e tanti scetticismi, che adesso, dopo l’utilizzo assiduo, sono state magicamente chiarite con l’esperienza.
Quando si pensa al primer occhi la prima cosa che viene in mente è: lunga durata. E in effetti, il ruolo principale del primer è quello di rendere più duraturo l’ombretto, evitando la spiacevole coagulazione del prodotto verso le pieghe della palpebra mobile. Sembrerà strano, forse, che io dica che proprio per questo scopo, reputo un aiuto non indispensabile un primer occhi.
Lo stesso risultato – o molto simile – lo si può ottenere con tecniche differenti ed evitare i siliconi.
Un primer però (ovviamente non tutte le formulazioni, ma è il caso di quella di cui vi sto per parlare) può anche aiutare a rendere una palette polverosa più performante a livello di intensità, può aiutare a sfumare ombretti che tendono a creare macchie di colore, può persino fissare i glitter alla palpebra riducendo al minimo il fallout durante la giornata.
I primer Urban Decay fanno tutto questo.
Recensione primer Potion in Original di Urban Decay
E’ disponibile in quattro formule e colorazioni differenti:
Original: primer color carne a base siliconica, lascia una sensazione lievemente appiccicosa che aiuterà le polveri ad aderire.
- Minor Sin: Color carne dalle tonalità shimmer e lievemente opalescente.
- Eden: Un matte più pigmentato e dalla texture più densa per un effetto correttore.
- Anti Age: Formulazione pensata per chi ha il contorno occhi segnato e disidratato.
Quello che mi è stato regalato, in combo con Moondust Palette, è Original. Non avendo molti rossori sulla palpebra mobile, Original basta per coprirli ma, se la vostra palpebra è più marcatamente rossa, allora consiglio di virare su Eden.
Nella confezione troviamo 10ml di prodotto, il PAO è di sei mesi e il presso di 21€ (sì, è caro, ma si paga il marchio).
Packaging:
Il packaging non è dei più comodi, a mio avviso. Si presenta come un piccolo tubo di plastica alla cui sommità vi è l’impugnatura a goccia, il cui rivestimento è plastica trasparente con taglio prismatico (che a me non piace, esteticamente parlando. Sinceramente a me sa di economico lontano due miglia ma questi son gusti personali) e svitandolo ci si aspetta un erogatore a becco sottile e… no, esce fuori un applicatore in spugna come quello dei rossetti, ma più lungo e piatto. Ora, personalmente avrei preferito l’erogatore in quanto vi è una dispersione di prodotto maggiore con questo sistema attuale che non con l’ipotetico becco a cono. Quindi sì, diciamo che in quanto a conformazione non è ciò che mi piace maggiormente.
Texture:
E’ molto liquidina, pigmentata, ricca. Pochissimo prodotto basta per ottenere un ottimo effetto e una resa che fa chiudere un occhio sul packaging. Si sfuma con molta facilità e – una volta finita l’applicazione – si può sentire l’effetto “appiccicoso” senza che il prodotto finisca nelle pieghe, però.
Durata:
Questa davvero dipende dal tipo di palpebra, dagli ombretti usati, dagli agenti esterni… insomma, non si può quantificare di quanto allunga la tenuta del make-up ma, fidate, l’allunga eccome.
Performance:
Sulla durata già detto, su di me è ormai consolidato che arrivo efficacemente fino a sera. La cosa che però mi ha fatto innamorare è che grazie a questo primer posso finalmente usare senza problemi una palette che ha ombretti veramente polverosi: riduce il fallout in quanto le polveri aderiscono al primer e si miscelano con esso, così che il colore è brillante ma più siliconico e burroso, il che ne aiuta molto la sfumatura. Da quando lo sto usando mi sto rendendo conto di quanto possa aumentare la resa di prodotti che prima avrei quasi cestinato.
E’ da comprare? Sinceramente… nì. E’ un investimento, questo sì, perché è caro ma dura nel tempo. Ma non è necessario, non come prolungatore di tenuta (a meno che la palpebra non sia oleosissima). Se però avete molti ombretti polverosi o una palette che amate ma i pigmenti non sono proprio brillanti… Allora sì, compratelo e non ve ne pentirete.
Detto questo, il mio voto finale è:
Pack: 6
Texture: 7.5 ( non la amo alla follia ma ne comprendo il perché sia così formulata. )
Performance: 9
Durata: 7.5 ( dura molto, ma ottenevo risultato molto simile con diverse tecniche e prodotti meno costosi. )
VOTO FINALE: 7.5
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Mi piacerebbe provarlo ne hanno sempre parlato bene di questo primer…Anch’io uso il primer da quando l’ho scoperto soprattutto per il fatto che ho le palpebre oleose e il prodotto tende a versarsi tutto sulle pieghe… il primer è stato una rivoluzione per me!
Interessante, grazie per l’ottima recensione, complimenti!
Io uso il primer solo la sera o nelle occasioni speciali, quindi ammetto di consumarne pochissimo. Però, questo non mi convince del tutto…
Personalmente utilizzo il primer solo in determinate occasioni nelle quali voglio che il make up sia duraturo e perfetto per un’intera giornata ma cerco di alternare queste ad altre in cui lascio l’occhio libero di respirare.
Trovo sia utilissimo, particolarmente pratico in quanto non solo allunga la durata dell’ombretto ma ne migliora anche la resa e intensifica il colore, quindi per me è un must have per chi vuole un make up occhi infallibile malgrado determinati difetti (vedi me con la palpebra oleosa: il primer mi salva da qualsiasi inconveniente riguardi il tipico sguardo da panda ubriaco ;-P).
Questo della UD non mi sembra male, anche se come te avrei preferito un altro tipo di packaging: utilizzando lo Shadow Insurance di Too Faced l’erogatore conico lo trovo molto più pratico e immediato, questo tende a disperdere un po’ troppo il prodotto e considerando il suo costo son aspetti che contano decisamente.
Grazie per avercene parlato, review molto interessante e ben fatta =)
Esatto, io lo uso moltissimo quando uso una palette della Deborah con ombretti polverosi: aumenta la resa e la qualità di formulazione e pigmentazione di molto.
Quello della Too Faced non l’ho mai provato ma sì… sicuramente meno dispersivo rispetto a questo pack.
Io sinceramente non sono una grande consumatrice di primer occhi, anche perché su di me dura un po’ tutto. Devo dire che sentendo molto parlare di questo di UD sono sempre stata un po’ tentata all’acquisto ma… anche no, dai. 😀
Se non hai necessità no, non conviene. E’ un prezzo comunque non indifferente… cioè, costa quanto un quad di Kat Von D x’D
Ho sempre letto pareri molto positivi su questo primer molto amato…ora so di avere letto anche una recensione onesta, precisa, tecnica che guarda il prodotto da ogni angolazione….grazie!;-)
Ma grazie a voi per la fiducia riposta nella mia recensione! ^^
E’ uno dei migliori primer in assoluto.
Sono sempre molto interessata nel leggere recensioni sui primer perchè avendo delle palpebre molto oleose sono i miei migliori alleati, specie se ho bisogno di un makeup che duri tutto il giorno. Grazie mille per averci fatto conoscere anche la tua opinione su questo della Urban decay
Questo è ottimo per le palpebre oleose; controlla molto bene il sebo in eccesso e crea come un film che allunga di molto la durata delle polveri.
L’ho visto in decine di video tutorial! Finalmente ne conosco le caratteristiche tecniche.
effettivamente il prezzo è un po’altino ma come dicevi giustamente tu si paga il marchio..per il resto trovo che sia un prodotto interessante! grazie per la recensione :)))
Lo è, ma credo che cercando si possano trovare interessanti dupe!
Io ultimamente per uniformare la palpebra uso il correttore e un velo di cipria e mi sto trovando abbastanza bene così. I primer della Urban Decay li ho sentiti nominare da tempo ormai, ma quello che mi ha maggiormente frenato nel provarli è stato il prezzo. Condivido con Lulli Lu il fatto che la tua recensione sia chiara, precisa e sincera. Grazie mille 🙂
Ecco, questa è una delle tecniche a cui accennavo. Io ne uso una molto simile!
Adoro questa tua recensioni perché chiara, ma soprattutto onesta. Io possiedo la versione antiage e condivido la tua opinione completamente: non avendo la pelle grassa non avrei avuto bisogno di un primer, ma mi sono fatta trainare dai consigli delle amiche, però non ho notato differenze particolari di resa poi mi piace pensare che abbia un effetto antiage in una zona dove normalmente non viene applicato.
Credo che, essendo consumatrice come tutte voi, sia giusto dare un’opinione onesta. Spendiamo soldi per acquistare prodotti, è giusto che si sappia cosa si compra, visto che non abbiamo vincoli di “promoting”.
E poi… se non si parla dei difetti, non si migliora no?
E grazie per avermi dato qualche brevissima info sull’antiage, questo commento sicuramente arricchisce la recensione da me scritta ^^