Dopo l’inverno trascorso nel letargo dei caldi capi d’abbigliamento, ritrovarsi in estate con il tipico colorito da mozzarella è un trauma profondo al quale trovare rimedio spesso è difficile, soprattutto se intrappolati tra lavoro o università o semplicemente perché non si ha voglia di esporsi ai raggi solari: gli autoabbronzanti possono essere considerati come i salvatori dell’abbronzatura, invenzione che ha cambiato radicalmente le esistenze di chi alla tintarella non rinuncia.
Gli autoabbronzanti, prodotti innocui rispetto ai danni provocati dalla prolungata esposizione ai raggi UV, sono eccellenti sostituti del sole, pratici e comodi per una pelle dorata in pochi e semplici step. In fluidi idratanti, oli e sieri concentrati, gel, spray o salviette monouso, gli autoabbronzanti donano alla pelle un aspetto gradevolmente dorato, lontano dagli eclatanti flop iniziali che vedevano la pelle macchiarsi di un poco simpatico color carota e afflitta da un manto maculato da far invidia a un ghepardo.
Se sei qui è perché vuoi capire cos’è un autoabbronzante, come funziona e come si utilizza e magari anche comprendere quali sono le differenze tra le varie tipologie presenti in commercio. Ecco tutto ciò che devi sapere sugli autoabbronzanti per un’abbronzatura casalinga, senza esporsi necessariamente al sole.
A cosa servono gli autoabbronzanti?
Le origini degli autoabbronzanti risalgono al 1920, data in cui un team di medici osserva con curiosità l’effetto del DHA, il famoso Diidriossiacetone, sui pazienti diabetici che lo utilizzavano come dolcificante: questo principio attivo dalla base zuccherina lasciava sulla loro lingua una patina marroncina simile all’abbronzatura. Da lì l’exploit dell’autoabbronzante, divenuto nel tempo sempre più sofisticato e dotato di formule naturali, realizzate con estratti vegetali come il mallo di noce, l’Olio di Argan e l’Eritrulosio.
Non più limitati al solo principio abbronzante ma sempre più considerati come trattamenti cutanei, gli autoabbronzanti agiscono sullo strato corneo della pelle innescando una reazione chimica che trasforma il colore cutaneo rendendolo simile a quello della melanina. Gli autoabbronzanti sono più salutari rispetto ad una prolungata esposizione ai raggi UV ma va ricordato come essi siano effettivamente cosmetici e in quanto tali debbano essere utilizzati con attenzione e parsimonia. Il loro effetto è puramente estetico, poiché non stimolano la produzione di melanina ma ne riproducono solo la tonalità .
Puoi utilizzare gli autoabbronzanti quando vuoi un’abbronzatura rapida, indolore e naturale senza dover andare al mare o sottoporti a svariate lampade; quando non vuoi o puoi esporti ai raggi UV e mal sopporti l’idea delle scottature. Possono essere utilizzati anche come preparazione all’abbronzatura vera e propria: mozzarella è bello ma presentarsi in spiaggia con una buona base non è poi una cattiva idea. 😉
Inoltre l’autoabbronzante mantiene l’abbronzatura dopo un’eventuale vacanza, versatile e comodo da utilizzare durante l’anno.La durata degli effetti dati dagli autoabbronzanti varia in base alle caratteristiche del prodotto. Solitamente durano dai 7 ai 15 giorni ed agiscono nel giro di qualche ora, tuttavia esistono anche autoabbronzanti per l’abbronzatura da una sola notte, ideale per occasioni speciali. L’effetto abbronzato va via con lavaggi ed esfoliazioni, quindi se vuoi mantenere un’abbronzatura perfetta devi applicare il prodotto con costanza distinguendo l’uso su corpo e viso: sul primo puoi applicarlo una-due volte a settimana, sul secondo meglio agire una volta ogni due giorni.
I moderni autoabbronzanti non lasciano macchie né striature solo se li utilizzi attenendoti alle istruzioni presenti sul prodotto, così come ti diremo nel prossimo paragrafo. L’autoabbronzante non è una crema protettiva, quindi munisciti di prodotti con SPF adatto alla tua pelle prima di esporti al sole.
Come si usano gli autoabbronzanti?
Non è facile, ce ne rendiamo conto: spesso per chi è alle prime armi con gli autoabbronzanti il loro utilizzo appare ostico e fonte di soli inconvenienti. Il modo migliore per utilizzare l’autoabbronzante è approcciarsi al suo uso con tranquillità , evitando di appellarsi ai soliti luoghi comuni colmi di macchie, risultati disastrosi e unghie marroni oltre che dell’ombra di un’abbronzatura non uniforme. Ecco alcuni trucchi per usare l’autoabbronzante:
- Prima dell’autoabbronzante idrata ed esfolia per bene la pelle. A partire da sette giorni prima dell’applicazione nutri la cute con creme ricche di oligoelementi, vitamine e ceramidi. Effettua questa operazione sino al giorno prima dell’utilizzo: la cute deve essere totalmente idratata e priva di alcuna traccia oleosa in superficie. Una pelle eccessivamente secca non farà aderire bene il prodotto;
- Effettuare uno scrub prima di utilizzare l’autoabbronzante farà aderire meglio il prodotto alla pelle. Evita gli scrub presenti in commercio, spesso contaminati da elementi oleosi che lasciano sulla pelle una patina unta e siliconica; il miglior rimedio è quello casalingo con l’intramontabile scrub miele e zucchero, efficace sulla cute che libera totalmente da impurità e cellule morte;
- Detergi la pelle. Dopo la doccia assicurati di averla asciugata perfettamente ed evita di stendere fluidi prima di applicare l’autoabbronzante;
- Una pelle liscia farà da palcoscenico ad un’abbronzatura perfetta e naturale;
- Se ritieni la crema sia inefficace, puoi utilizzare dei burri specifici. Il migliore? Quello di karitè che rende la cute morbida e perfettamente idratata.
Fatto ciò, sei ufficialmente pronto per utilizzare il tuo autoabbronzante preferito. Vediamo come fare.
Stesura dell’autoabbronzante: come fare
La stesura dipende dalla formulazione dell’autoabbronzante da te scelto. Se prediligi autoabbronzanti in crema, oli, sieri e gel questi andranno giocoforza lavorati con i palmi delle mani. Assicurati di lavare in profondità le mani dopo aver applicato l’autoabbronzante onde evitare unghie marroncine nei giorni successive e, se proprio vuoi evitare spiacevoli incidenti, munisciti di guanti in spugna appositi. Li trovi in stores come Kiko e Sephora, spesso abbinati agli stessi autoabbronzanti.
Durante l’applicazione del prodotto la parola d’ordine è pazienza. Un massaggio frettoloso non donerà un’abbronzatura ottimale, meglio attendere per evitare di ritrovarsi con abiti, mani e corpo a chiazze.Ecco alcuni consigli utili su come applicare l’autoabbronzante su corpo e viso:
- Sul viso è opportuno applicare un po’ di prodotto con movimenti circolari verso l’esterno, avendo cura di evitare che il prodotto finisca negli occhi. Sfuma su e dietro le orecchie, nuca, attaccatura dei capelli e collo non dimenticando alcuna area scoperta;
- Sul corpo l’autoabbronzante non va MAI applicato sui talloni ma invece sfumato e lavorato con dovizia sulle giunture e sulle articolazioni come polsi, caviglie e ginocchia;
- Sulle gambe si applica dal basso verso l’alto, sfumando dalla caviglia fino al ginocchio.
Le diverse tipologie di autoabbronzanti: differenze e cosa sapere
In crema, gel, spray, mousse o salvietta l’autoabbronzante rimane un must estivo da tenere in considerazione se l’intento è quello di avere un’abbronzatura naturale in poco tempo. Vediamo quali sono le differenze tra i diversi autoabbronzanti e cosa sapere.
Autoabbronzanti in crema o latte (viso, corpo, gambe)
Sono specifici per le pelli secche che idratano e abbronzano come un vero trattamento cutaneo. Solitamente arricchiti da acido ialuronico e vitamine, rendono la pelle liscia e dorata e si utilizzano su corpo, gambe e talvolta anche per il viso.
Oli e sieri autoabbronzanti (viso, corpo)
Possiedono una formulazione concentrata che assicura alla pelle assoluta luminosità . Utilizzati da soli o abbinati alla crema idratante quotidiana, sono oltremodo modulabili: la loro intensità è determinata dalla quantità di gocce utilizzate.
Gli oli e i sieri autoabbronzanti sono consigliati per il viso, sul quale si mostrano più pratici nell’utilizzo.
Spray e mousse autoabbronzanti (decollété, gambe, corpo)
Pratici, questi autoabbronzanti in spray e mousse raggiungono facilmente anche le parti più ostili da raggiungere. Fortemente idratanti, si utilizzano per l’abbronzatura di decollété, gambe e corpo.
Salviette autoabbronzanti (viso, decollété)
Rappresentano la soluzione comoda per chi vuole un’abbronzatura istantanea su viso e decollété.
L’effetto è rapido ma di breve durata, la quantità necessaria ad un solo uso e per questo non adatta all’abbronzatura del corpo.
Gel autoabbronzanti (corpo, gambe)
Rinfrescanti e piacevoli da applicare, i gel autoabbronzanti apportano meno idratazione ma sono l’ideale per chi suda eccessivamente e per le pelli grasse.
Quando non puoi utilizzare l’autoabbronzante
Prima di procedere all’acquisto dell’autoabbronzante accertati che la tua pelle non sia acneica, non presenti cicatrici, non sia desquamata o infiammata. Gli autoabbronzanti non possono altresì essere utilizzati in caso di pelle troppo secca o grassa.
Ricorda inoltre che un autoabbronzante specifico per viso non può essere utilizzato per il corpo e viceversa!
Conclusioni
Vuoi sapere quali sono i migliori autoabbronzanti per l’estate? Non ti resta che leggere l’articolo dedicato e capire quale sia l’autoabbronzante che fa per te. 😉
Da leggere: I 10 migliori autoabbronzanti per viso e corpo
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Non sono daccordo sul fatto che i nuovi autoabbrozzanti siano migliori di quelli del passato. Qualche giorno fa ho comprato uno spray autoabbronzante di una buona marca( l’ho pagato caro) ma l’effetto è venuto maculato e sgradevole. Credo che dipenda dal fatto che gli spray autoabbronzanti siano poco funzionali da mettere perchè lo spruzzo colpisce la pelle in modo difforme causando piccole differenze di colorazione sgradevoli da vedere.
Personalmente non credo che riproverò l’esperienza. Nel mentre che questo orrore va via mi lavo di continuo con salviette imbevute e anche strofinando forte con la spugna nella doccia, spero così di accellare il processo che faccia tornare normale la mia pelle.
I suggerimenti d’uso accurati mi torneranno utili se mai mi servisse riutilizzare un prodotto del genere (sono atavicamente ferma al “mozzarella è bello…), dati i fiaschi che accennai nell’articolo dedicato ai prodotti. Interessante il cenno storico, non avevo idea della loro origine:-)
Totalmente in sincronia sul motto ”Mozzarella è bello” eheheheheh ;-P Sì, le origini dell’autoabbronzante hanno una storia curiosa che agli inizi ha però creato disastrosi effetti a macchia di leopardo e dal cuor di carote alle prime cavie che si sono sottoposte al trattamento. Fortunatamente però il tempo ha notevolmente migliorato formulazioni ed effetti finali…menomale! 🙂
Che interessante l’anedotto sulla loro scoperta, non ne avevo mai sentito parlare! Io lo usai tanti anni fa per avere un colorito velocemente evitando di stressare la pelle sotto i raggi cocenti.
E’ un aneddoto curiosissimo, anche io sono rimasta piacevolmente sorpresa quando l’ho scoperto 😀
Sono consigli utili, brava…
Grazie, Gam 🙂
Articolo interessante, mai usato autoabbronzanti fino ad ora.
Grazie, Zarina 🙂