Quante di voi amano le unghie curate ma non riescono a farle allungare per un motivo o per un altro? Per esperienza personale il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un’estetista e realizzare una bella ricostruzione perché così sarà facile fare allungare le proprie unghie tenendole al riparo da detersivi ecc che potrebbero danneggiarle ovvero spezzarle o semplicemente renderle deboli.
Cos’è la ricostruzione delle unghie?
Qualcuno tende a confondere la ricostruzione delle unghie con le unghie finte, sono due cose totalmente diverse in quanto le unghie finte sono fatte di plastica e vengono incollate in maniera precaria mentre la ricostruzione delle unghie viene fatta direttamente sulle proprie in modo da allungarle leggermente in due modi.
Acrilico o gel?
La ricostruzione delle unghie mediante acrilico avviene con una polverina che viene miscelata con un liquido particolare che si indurisce. Questo trattamento in genere però è soprattutto su unghie già lunghe perché lo strato non è spesso e quindi l’unghia è poco protetta.
Mentre quella mediante il gel avviene con uno smalto trasparente particolare che aderisce all’unghia, asciuga ed indurisce sotto i raggi uva e va bene per qualsiasi lunghezza. La sua caratteristica è legata alla fotopolimerizzazione che permette di stenderlo come si vuole, ottenere la forma desiderata e asciugare in fornetto in pochissimi minuti; se asciugasse all’aria come l’acrilico sarebbe davvero un problema.
Un terzo tipo di ricostruzione poco utilizzato è quello della polvere di seta; si usa per le unghie del tutto sane che hanno bisogno solo di essere rinforzate per evitare che si spezzino, viene incollato un foglio di seta sull’unghia e alla fine si passa uno smalto normale. Dobbiamo però dire che la durata è di pochi giorni.
Allungamento con tip o cartina
La ricostruzione delle unghie mediante tip in genere è sconsigliata perché si corre facilmente il rischio di spezzare l’unghia senza accorgersi. Viene attaccata alla punta della propria unghia una finta fatta di gel o di acrilico, che la prolunga; mentre la ricostruzione con cartina avviene tramite una cartina sistemata alla fine dell’unghia naturale, per fare da sostegno e sopra viene data una passata di gel trasparente. Poi si passa alla polimerizzazione, ovvero all’asciugatura nel fornetto che rende l’unghia dura quasi impossibile da distruggere.
La durata della ricostruzione delle unghie
In genere se fatta bene la ricostruzione può avere una durata massima anche di un mese e mezzo, questo varia sia in base ai prodotti che vengono utilizzati per realizzarla, sia in base a come è stata fatta ma dipende anche dalla lunghezza e dalla ricrescita dell’unghia stessa. C’è chi cerca di arrivare a 40 giorni, pur avendo una ricrescita abbastanza evidente, per poi ritrovarsi con le unghie spezzate e massacrate.
- Traduzione parola “ricostruzione unghie” in lingua inglese: Nail Reconstruction
La ricostruzione ha degli svantaggi?
Questa pratica ad oggi risulta avere solo vantaggi perché permette di avere delle unghie sempre curate, belle e soprattutto eleganti, ma bisogna stare attenti nel caso in cui non sono unghie sane. L’esperienza dell’estetista deve comunque fare la sua parte perché deve essere in grado di prevenire qualsiasi problema, che si tratti di onicofagia, o possibile allergia a qualche prodotto.
Come rimuovere la ricostruzione unghie in gel
Chi ha già fatto almeno una volta la ricostruzione unghie sa bene quanto è noioso aspettare di prendere un appuntamento dall’estetista per eliminarla; tutte pensiamo ad un rimedio, una soluzione da applicare senza dover aspettare molto.
Possiamo dire che è possibile togliere le unghie in gel anche a casa propria, in tutta comodità non appena si trovano 5 minuti liberi; non si tratta di un lavoro difficile e soprattutto non è necessario disporre di attrezzi costosi o particolari. Ciò che serve sono le lime a grana dura e a grana morbida, un bastoncino d’arancio e acetone.
Eliminare tutto il gel o fare un refil?
Prima di iniziare ad usare l’acetone è importante sapere cosa si vuole fare perché in base alle intenzioni, il procedimento cambia. Qualora si volesse eliminare del tutto la ricostruzione unghie si deve immergere la mano nell’acetone, è importante che il liquido sia molto(messo in un recipiente abbastanza grande) per poter immergere tutte le unghie. Senza togliere la mano dall’acetone bisogna usare il bastoncino d’arancio facendo pressione ai lati e agli angoli delle unghie in modo da fare saltare il gel in maniera compatta.
Un consiglio è quello di evitare di uscire la mano fuori dall’acetone, altrimenti con il freddo, il gel diventa nuovamente solido e il lavoro è impossibile da svolgere. Invece nel caso in cui si volesse procedere con il refil, ovvero l’eliminazione del gel colorato per l’eventuale sostituzione con un altro di diverso colore o un semplice smalto), una delle cose più importanti è evitare di andare a contatto con l’acetone che rovinerebbe la struttura dell’unghia. In questo caso infatti basta lavorare inizialmente con la lima a grana dura (in presenza di vari strati doppi di gel), quando si è arrivati quasi all’ultimo strato si procede delicatamente e lentamente con la lima a grana morbida cercando di mantenere un sottile strato da ricoprire come si vuole.
A chi affidarsi?
Quante volte abbiamo sentito dire “vorrei fare la ricostruzione unghie, ma ho paura!”? Io tante, molte ragazze e donne, di tutte le età ne parlano male perché hanno avuto cattive esperienze e anche se si tratta di pochi casi su 100, bastano per generare diffidenza e paura tra il gentil sesso.
In molti casi però è necessaria in quanto si hanno delle mani belle e delicate, con unghie corte, mal trattate e sofferenti, una soluzioni per vedersi diverse sarebbe quella di intervenire con un allungamento soddisfacente e senza rischi. Bene, ma a chi bisogna rivolgersi? All’onicotecnica o ad un’estetista, senza dubbio!
Chi è l’onicotecnica?
Questa è una delle figure emergenti nella società di oggi, fino a qualche tempo fa non si conosceva nemmeno l’esistenza, adesso invece dopo che l’importanza dell’aspetto fisico inizia a prendere piede, questa figura professionale diventa sempre più presente. Si tratta di un’esperta che ha trasformato la sua passione in lavoro, che ama lavorare con le unghie e sa cosa fare per non rovinare le mani dei propri clienti. In genere l’onicotecnica lavora in un centro estetico e deve essere competente e in grado di distinguere i casi in cui è possibile intervenire con una ricostruzione unghie e quelli in cui è rischioso ed impossibile. Chi per esempio soffre di micosi, dovrebbe evitare di applicare tip o comunque coprire le unghie con il gel, per non peggiorare la situazione poiché basta poco per farlo.
Finte onicotecniche
Oggi sono in tante a presentarsi come esperte delle unghie, dilettandosi a lavorare con le mani altrui, danneggiando in modo anche consistente chi cerca di fidarsi quanto più possibile. In questi casi le clienti sono attratte dai costi ridotti della ricostruzione unghie, essendo all’oscuro della cattiva qualità dei prodotti usati o della poca esperienza. In molte non possiedono un diploma, non sterilizzano i propri strumenti da lavoro e non hanno nemmeno seguito un corso di preparazione, sono proprio queste le persone da cui si deve diffidare se si vogliono avere delle unghie in perfetta condizione estetica; tutto dipende dalla propria responsabilità.
Strumenti e prodotti necessari
Farla sembra facile, ma non lo è. In molte si prestano pensando di riuscire a fare un buon lavoro per poi ottenere pessimi risultati e a volte provocare micosi e ulteriori danni a unghie trattate male come mangiucchiate ecc. Ma qual è il necessario per poter fare la ricostruzione unghie?
Le lime
Partiamo dalle lime, dai buffer e dalla spazzolina. Le lime sono la prima cosa da acquistare, ne esistono di diversi tipi, forme e grane, la grana indica la ruvidità, se il numero della grana è alto, significa che la lima è poco ruvida, mentre se è basso è molto ruvida e bisogna prestare particolare attenzione per evitare di danneggiare l’unghia e le cuticole. Per quanto riguarda la forma ci sono quelle dritte o quelle curve che sono sempre esistite e poi quelle a mezzaluna che racchiudono in un unico prodotto le caratteristiche delle due precedenti dette.
La lima in genere è importante sia per fare la ricostruzione unghie che per toglierla ed è fondamentale conoscere la giusta impugnatura che in genere è a sigaretta.
Le cartine e tip
Una ricostruzione non può essere fatta in assenza di cartine, perché sono fondamentali per l’allungamento dell’unghia, viene incollata alla fine, per poi dare una passata di gel da catalizzare. Ci sono cartine adesive usa e getta e cartine di ferro che si applicano più facilmente e non si staccano, per poi essere pulite e riutilizzate. Le tip invece sono allungamenti di plastica che si incollano all’unghia ma bisogna stare molto attenti perché se sono troppo dure si staccano facilmente ed inoltre sono difficili da limare e non adatte a tutti i tipi di unghie.
I gel
I gel devono essere necessariamente di ottima qualità, che aderiscono bene all’unghia e non lasciano passare l’acqua saltando agli angoli, altrimenti si corre il rischio di muffe.
Ovviamente serve il gel da ricostruzione, il base, il costruttore ed il finale e poi quelli colorati o per le french, in 3d. Per avere tutto il materiale necessario bisogna munirsi di vari pennelli, punta sottile, doppia ecc per fare piccoli disegni in acrilico (in questo caso servono anche gli acrilici)e piccoli stickers per qualcosa di più complicato. Per completare la ricostruzione è necessaria una passata di sgrassante per evitare che le unghie si opacizzino.
La fresa ed il poggia mano
Il poggia mano è utile per avere un piano da lavoro sul cui posare la mano della cliente in modo che sia ferma, rilassata e riposata e poi ovviamente la fresa per eliminare la ricostruzione unghie. Non essenziale ma abbastanza utile è l’aspiratore per evitare di far andare in giro la polvere e soprattutto di inalarla.
Come utilizzare la fresa per unghie
La fresa per le unghie non è altro che una lima che però va a corrente, quindi una lima elettrica dotata di puntine che deve essere maneggiata con cura per non danneggiare le mani.
Ne esistono di vari tipi, c’è quella che va a batterie che spesso viene scelta da chi non vuole avere fili che intralciano il lavoro intrecciandosi ecc, poi c’è quella a 12v ed infine quella a 220v e poi un’altra distinzione va fatta anche in base al numero di giri, più sono i giri più è efficace il suo utilizzo in quanto il lavoro sarà ridotto.
Da quali parti è composta una fresa
La fresa ha diversi accessori, in primis è formata dal controller che è la base dove in genere si trova il tasto di accensione o spegnimento e per regolare la velocità e l’intensità della rotazione della punta. Poi c’è la lima che si presenta come una matita ed infatti si impugna alla stessa maniera, alla fine c’è una punta che però è anche intercambiabile in quanto tra gli accessori sono comprese punte metalliche complete di rivestimento con diverso tipo di granatura(cioè più o meno ruvide) e poi quelle metalliche che però necessitano di carta vetrata che viene sostituita ogni volta che si consuma.
Consigli per l’uso
Per chi è alle prime armi il consiglio è quello di usare le normali lime e qualora si volesse azzardare, la parola chiave è “cautela” perché bisogna fare molta attenzione alla rotazione della punta che se è troppo rapida rischia di toccare l’unghia naturale e danneggiarla. Altra cosa importante è quella di non rimanere fermi sempre sullo stesso punto, usarla con estrema delicatezza e se è possibile fare appoggiare la mano della cliente sul poggia mano per avere una base stabile e rialzata sulla quale lavorare in tranquillità evitando di stancarsi o in condizioni errate. Tra una ricostruzione ed un’altra è importante che le punte della fresa vengano cambiate o comunque disinfettate.
Dove acquistare la fresa
In genere la fresa ha più o meno lo stesso prezzo sia su internet che nei negozi di estetica, come le profumerie, però se si vuole risparmiare ci si può affidare anche ai vari siti. La produzione generalmente è affidata alla Cina, ma non per questo è scadente.
Lampada UV per unghie, cos’è a cosa serve e quanto costa
La lampada UV è un fornetto a raggi ultra violetti, che contiene dei bulbi che permettono al gel di asciugare in pochi secondi. Non può essere usato con gli smalti normali bensì solo con il gel o con gli smalti semipermanenti che sono leggermente più spessi di quelli normali e più sottili dei gel veri e propri. Non è uno strumento necessario da tenere in casa, ma lo è per chi lavora con le unghie, in quanto senza la lampada UV, il gel non si potrebbe asciugare.
Come si usa?
I prodotti che vengono utilizzati per ricostruire le unghie o per indurire le proprie (per chi le ha già lunghe), hanno bisogno di essere polimerizzati nella lampada UV per poter diventare solidi; i gel infatti quando vengono passati sulle unghie sono liquidi ma non troppo e senza la lampada UV inizierebbero a colare rovinando il lavoro appena svolto. Inoltre permette anche di completare un bel lavoro con disegni in acrilico fissati con uno strato di gel trasparente, in modo che non si rovinino con il tempo.
Dopo aver passato lo smalto semipermanente o il gel da ricostruzione o da colata, bisogna mettere la mano nella lampada, che somiglia molto ad un fornetto, e lasciarla per un minuto circa. In genere nella confezione della lampada UV sono compresi anche dei guanti che coprono la mano per intero lasciando fuori solo le unghie. Perché? Perché i raggi ultra violetti possono fare del male alla pelle.
Come sceglierlo e quanto costa
In genere si pensa che una lampada UV vale l’altra, invece ci sono molte cose che fanno la differenza, la prima è costituita dai bulbi, le migliori ovvero quelle professionali ne contengono 4 che permettono a chi svolge il lavoro di andare rapidamente, dato che tutte le unghie asciugano alla stessa maniera senza rovinarsi e senza dover aspettare che asciughino le prime 2/3 per andare avanti con le altre. Dopo un periodo di uso medio/lungo la lampada UV ha bisogno di manutenzione in quanto i bulbi devono essere sostituiti perché riducono o azzerano le prestazioni.
Altra caratteristica importante che la lampada UV deve avere, è il timer. Ci sono lampade che costano inevitabilmente poco, durano molto meno del normale e creano più problemi perché è necessario usare anche un cronometro per capire quando si può uscire la mano dalla lampada senza tenerla né troppo né poco tempo. I migliori hanno il timer automatico ovvero la lampada UV si spegne dopo 120 secondi o 180 per un’asciugatura un po’più lunga e sicura.
Ovviamente in base alle caratteristiche ci sono lampade che costano meno e altre che costano di più, i prezzi in genere variano da 20 a 50 euro, possono essere acquistate anche on line in kit o singolarmente, basta stare molto attente. Infatti potresti acquistare una lampada UV cinese che molti dicono essere uguale alle altre ed invece è particolarmente pericolosa perché potrebbe emettere delle radiazioni che causano problematiche gravi alla pelle. Risparmiare pochi euro, non vale la propria salute e quella delle clienti.
Come utilizzare lo spingi cuticole
Quante volte andando dall’estetista per una manicure o una pedicure abbiamo visto usare uno spingi cuticole non sapendo a cosa potesse servire?
Lo spingi cuticole è in genere un bastoncino con la punta curva che serve a spostare le cuticole indietro, e far uscire l’unghia nuova per rinforzarla. Sembra doloroso, strano ed invece non lo è. In commercio ci sono vari tipi di spingi cuticole, in genere hanno la punta tonda da un lato e una appuntita dall’altro. Possono essere sia di acciaio, che in legno e questi sono più adatti a mani delicate, con pelle morbida. Poi ci sono quelli che hanno entrambe le estremità a punta, o entrambi curva.
Come fare una manicure perfetta utilizzando lo spingi cuticole
Per fare un’ottima manicure è importante la prima fase ovvero la cura delle mani; bisogna passare un olio ammorbidente o per chi fosse in possesso una crema rimuovi cuticole che ha lo scopo di ammorbidire la pelle per evitare di spostare cuticole dure e causare ferite tagliandole. Infine immergere le mani per almeno 3 minuti in acqua tiepida ed asciugarle. La seconda fase sarà prendere lo spingi cuticole tondo e iniziare a spostare la pelle, alla fine usare la punta tagliente per eliminarle del tutto. Per trattare al meglio le tue unghie, alla fine sarebbe necessario usare un olio per cuticole, per ammorbidirle e coccolarle.
Consigli
Quando si usa lo spingi cuticole bisogna stare attenti a non spingerle troppo a fondo perché si potrebbe provocare un’infezione, curarle prima e dopo l’operazione può essere un toccasana. Se ci si prende cura delle mani più volte al mese, ripetendo l’operazione almeno ogni due settimane, la manicure sarà sicuramente impeccabile e non sarà necessario impiegare tanto tempo ogni volta che si tenta di farla. E’ importante avere anche una base sulla quale lavorare, quindi è consigliabile appoggiare la mano evitando di farla scivolare mentre si usa lo spingi cuticole per non farsi male.
Ricostruzione unghie con i nail tips
In termini di estetica oggi ci sono molte soluzioni per ogni problema, per chi non riesce ad allungare le unghie per averle belle, eleganti e di forma quadrata, a mandorla ecc, la ricostruzione è un salvavita.
E’ possibile fare la ricostruzione o con le cartine o con le tips, i metodi sono simili, oggi vedremo cosa sono le nail tips e come si utilizzano. Si tratta di allungamenti di plastica che si applicano facilmente alla superficie ungueale e possono essere naturali per richiamare il colore delle unghie normali, bianche perfette per chi vuole realizzare una french, trasparenti da pitturare come si vuole oppure addirittura già disegnate, l’ideale per chi non ha grande creatività.
Come si applicano le tips?
Le tips sono facilissime da utilizzare ma non per questo possono essere attaccate da chiunque anche perché alla fine il lavoro deve essere asciugato nel fornetto. Per prima cosa bisogna lavorare sulle unghie per prepararle all’allungamento; ciò vuol dire che si deve eliminare qualsiasi traccia di smalto, poi limarle bene e spingere le cuticole per fare uscire la parte nuova dell’unghia. Uno degli ultimi passaggi è opacizzarle per bene attraverso il buffer poiché se non si elimina la parte grassa dell’unghia, le tips non aderiscono.
Prima di incollarle è importante dare la forma desiderata alle tips e dopo averle applicate è necessario fare pressione per almeno 30 secondi ed accertarsi di averle posizionate ed attaccate bene senza alcuna bolla d’aria. Tra le tips e l’unghia in ogni caso si forma uno scalino che deve essere eliminato tramite il taglia tips oppure una lima. Infine non rimane altro che scegliere un gel colorato da applicare ed eventuali disegni o adesivi per abbellirla quanto e come si vuole. La ricostruzione delle unghie tramite tips dura più o meno un mese ma bisogna fare molta attenzione per far sì che non si stacchino.
Ricostruzione unghie mangiate
Hai già sentito la parola “onicofagia”? probabilmente anche tu ne soffri, ma non lo sai ancora. Tranquilla non si tratta di una malattia, niente di grave, ma potrebbe essere motivo di disagio.
In genere l’onicofagia, è caratterizzata da un comportamento sbagliato assunto da persone affette da ansia, nervoso e stress che mangiano le unghie o la pellicina a volte fino a vedere il sangue. Come combattere l’onicofagia? Un tempo si usavano gli smalti dal sapore amaro, cattivo in modo tale da distaccarsene subito, oggi invece ci sono delle altre soluzioni, la ricostruzione unghie è un esempio, ma come si può applicare il gel su unghie praticamente inesistenti? Andiamo a vedere.
Come fare la ricostruzione unghie mangiate
Le onicofagiche hanno le unghie molto corte, si tratta proprio di pochi millimetri, quindi come fare per allungarle? Sembra quasi impossibile, in realtà non lo è, basta essere bravi ed esperte e la tecnica è solo una, si chiama “tecnica del ponte”. Questa tecnica infatti consiste nell’applicazione delle cartine, ovvero allungamenti in cartone da posizionare sotto l’unghia, su di esse si passa il gel allungandolo fino alla lunghezza desiderata, poi si asciuga nel fornetto ed infine si lima per scegliere la forma che più si adatta alla mano.
Il consiglio è quello di evitare di fare unghie molto lunghe per non creare un effetto troppo finto, altrimenti si può dare nell’occhio; un’esperta saprà sicuramente consigliarvi sia sul colore, che sullo spessore poiché soprattutto con la ricostruzione unghie, se si ha poca esperienza è facile sbagliare e dare vita ad un lavoro poco soddisfacente.
Essendo che si tratta di ricostruzione fatte a soggetti onicofagici, è importante che i prodotti che vengono usati siano di ottima qualità poiché la persona che ne soffre avrà comunque la tendenza di portare le mani in bocca e cercare di rosicchiare il gel, qualora si trattasse di gel scarsi, questo potrebbe causare problemi di altro tipo.
Foto unghie in gel 300 foto
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le ho fatte solo una volta!
la rimozione è stata, a dir poco, traumatica!
e poi, vi dirò la verità, non è che a me facciano impazzire..de gustibus!
belle ma non riuscirei a fare nulla,faccio la ricostruzione solo per eventi e cerimonie ma tempo record la rimuovo tipo una settimana
Belle ma io non riuscirei a tenerle così lunghe.
I nail tips mi fanno ricordare i tempi in cui la ricostruzione la studiai a scuola di estetica, portandola anche come materia per l’esame finale….era decisamente rudimentale rispetto al boom di tecniche di oggi, ma bene o male il procedimento era simile a quello descritto nell’articolo!;-) Utili info, se mai decidessi di provare mi dirigerei sicuramente da persona qualificata ed idonea a risolvere anche un caso disperato come il mio ahahahahah!:-)))))
Sei stata davvero esaustiva e precisa! E’ uno sfizio che vorrei farmi passare prima o poi 🙂
Davvero molto interessante e dettagliato questo articolo: ci sto pensando da tempo perché ho alcune unghie che si sfaldano spesso e magari in un momento in cui fossero in miglior salute potrei informarvi su questa possibilità così da rivederle lunghe e meravigliose.
Magnifico questo articolo!!! completo e chiaro.. mi piacerebbe imparare e sto pensando come fare..